Cosa ritiriamo?
Roveda Rottami si occupa del ritiro e del riciclo del vetro
in lastra.
Hai demolito un edificio?
Possiamo ritirare il materiale (vetro e infissi divisi)
con un mezzo munito di ragno.
Devi fare una demolizione ma non hai ancora cominciato?
Possiamo fornire un container dove mettere vetro e infissi.
Sei un serramentista o un installatore?
Possiamo recuperare i vecchi serramenti, anche in legno,
che hai sostituito.
Quale servizio ti offriamo?
Ritiro e avvio al recupero del materiale.
Contattaci senza impegno per un preventivo.
Il recupero del vetro in Italia
Nel 2021, in Italia, sono state recuperate 2.5 milioni di
tonnellate di vetro tramite raccolta differenziata urbana.
Purtroppo molte meno sono risultate provenienti da commercio
e industria, obbligando le vetrerie ad importare materiale
grezzo dall'estero.
Da anni siamo orgogliosi di fare parte di un circolo virtuoso
che vuole ridare nuova vita ad un materiale come il vetro,
proveniente da demolizioni, perchè il riutilizzo è
la chiave per migliorare l'ambiente in cui viviamo e, di
conseguenza, migliorare noi stessi.
Cos'è il vetro?
Struttura del vetro siliceo
Il vetro è un materiale utilizzato ovunque, dall'ambiente
industriale a quello commerciale per finire con quello domestico
privato. Si produce a partire da un liquido che poi si solidifica
ma senza cristallizzazione. Gli atomi si dispongono in
maniera disordinata e hanno quindi la possibilità di
inglobare negli interstizi delle impurità metalliche
che vengono usate per esaltare alcune caratteristiche.
Si tratta quindi di un materiale amorfo e i liquidi
da cui più frequentemente si ottiene sono l'ossido di
silicio e il diossido di germanio.
Tipi di vetro
Il vetro si produce da circa 5000 anni e in tutto questo tempo
le techiche produttive si sono variegate e moltiplicate. Se agli
inizi il vetro si usava per la produzione di perline o monili
(dalla Mesopotamia all'Egitto dei faraoni), o per la produzione
di stoviglie (in Fenicia), fu con l'epoca Romana che si
cominciò ad utilizzarlo per le vetrate delle case patrizie.
Da allora il vetro è stato utilizzato in maniera sempre
più massiccia per la produzione di bottiglie, bicchieri,
vasi, lastre per finestre e vetrate, contenitori per la vendita
di cibi e bevande (per esempio il latte o l'acqua) e solo in
tempi relativamente recenti ha cominciato ad essere soppiantato
dalla plastica in alcuni di questi ambiti (specialmente per
contenitori, sia alimentari sia non commestibili).
Lastre di vetro float
Oggi se ne producono infinite varietà per gli usi
più disparati, ma quelli che vanno per la maggiore sono:
vetro cavo (bicchieri, vasi, bottiglie, flaconi)
vetro float (finestre e specchi)
vetro pyrex (pirofile, vetri da laboratorio)
C'è poi il vetro temprato, cioè vetro che ha subito
un trattamento particolare atto ad aumentarne la resistenza.
Può essere colorato, molato, sabbiato, acidato, zigrinato
e quindi utilizzato nell'industria come nell'arte, nell'edilizia
come nel costume.
Un prodotto versatile, di origini antiche ma moderno.
Un materiale che, oggi, si può anche riciclare.
Come e perchè riciclare il vetro
Se qualcuno volesse fare una ricerca per sapere in quanto tempo
il vetro si degrada o dissolve, si troverebbe a leggere una
quantità impressionante di notizie, tutte più o
meno scopiazzate qua e là e molte delle quali senza
fonte attendibile. Chi dice più di 1000 anni, chi dice
circa 4000, chi asserisce che non si decompone mai e chi afferma
che potrebbe anche 'vivere' per un milione di anni.
Se è vero che il vetro si produceva in Mesopotamia
già 5000 anni fa e che tali manufatti sono ancora
visibili al giorno d'oggi, ci pare lecito pensare che cinque
millenni non siano sufficienti a decomporre il vetro.
È altrettanto logico affermare, però, che molto
dipende dalle condizioni al contorno, specialmente se si parla
di vetro abbandonato in natura e non conservato nella teca
di un museo.
Un ambiente come un prato o un bosco italiano è
sicuramente meno estremo di un deserto dove vento e polvere
sono in grado di sgretolare rocce e montagne, o della riva
del mare dove l'azione incessante delle onde leviga e, di fatto,
polverizza, qualsiasi cosa riducendola a sabbia.
Fra le tante pseudo-informazioni che si trovano in rete,
si legge anche che non bisognerebbe preoccuparsi del
vetro abbandonato nell'ambiente in quanto, essendo
composto da materie naturali (sabbia, calce, soda) esso
si sgretolerebbe rilasciando i componenti originari.
Purtroppo però il vetro vecchio, abbandonato o
semplicemente accumulato, inquina perchè i composti
chimici di cui è fatto, anche se si decomponesse
in fretta, sarebbero tutti concentrati nello stesso posto.
Per contro, produrre del vetro nuovo impoverisce l'ambiente
(estrazione di materiali silicei), costa molto (trasporto,
lavorazione, maggior impiego di acqua ed energia elettrica)
e inquina di più.
Ne consegue che la soluzione più vantaggiosa in termini
ambientali ed economici sia sicuramente il riciclo.